Archivio mensile:Febbraio 2015

Canale 8-16

Come utilizzare CTCSS su radio Baofeng UV-5R
Utilizzando CTCSS in modalità di frequenza

CTCSS, acronimo di Continuous Tone-Coded Squelch System, è un meccanismo di silenziamento utilizzato nelle radiocomunicazioni e in altri ambiti. In pratica, consente a due o più corrispondenti radio di comunicare tra loro escludendo automaticamente altri segnali radio esterni al loro gruppo.

Funzionamento
In pratica, l’apparato trasmittente dotato di CTCSS permette all’utente di impostare uno dei codici CTCSS disponibili (normalmente sono 38). Durante la trasmissione, oltre alla modulazione (voce o dati) verrà inviato, per tutta la durata, anche un segnale audio su frequenza sub-audio, pertanto non udibile da orecchio umano; se l’apparato ricevente è dotato anch’esso di sistema CTCSS ed è impostato sul medesimo codice CTCSS, escluderà il silenziamento, permettendo quindi di ascoltare la comunicazione. Tutte le altre comunicazioni indesiderate provenienti da terzi, prive del codice CTCSS di riconoscimento, vengono invece silenziate.

Impostazioni Trasmissione/Ricezione CTCSS in modalità di frequenza

Accendere la radio – Utilizzare la manopola sulla parte superiore della radio per impostare il volume desiderato:

– Premere “VFO / MR” – La radio alternerà tra la modalità di frequenza e la modalità Channel, selezionare in modalità frequenza.

– Digitare – 446.09375 (canale 8, senza il punto decimale)

– Premere il tasto “MENU” – Viene visualizzato il menu radio, e l’UV-5R parla “Menu”.

– Digitare”13″ – Voce di menu # 13 la radio si posiziona nelle impostazioni di Trasmissione CTCSS. Sul display della radio vedrai “T-CTC”.

– Premere il tasto “MENU” Ancora una volta – La radio parla “CTCSS”.

– Inserire ora il subtono – Digitare 114.8 (subtono 16, senza il punto decimale. Ad esempio, inserire “114800” per un 114,8 Hz subtono 16 CTCSS .

– Premere il tasto “MENU” per salvare – La radio parla “Conferma”, e il tono CTCSS viene salvato. Il tono CTCSS sarà ora inviato quando si trasmette.

– Digitare “11” – ed impostare in Ricezione il subtono 16 come abbiamo fatto sopra per il “13”.

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Troverete lo stesso articolo in una pagina dedicata nella sezione “Download”

Il Volo libero Contro gli incendi

IL VOLO LIBERO CONTRO GLI INCENDI

Estate. Eravamo sul decollo di Tocco a valutare le condizioni prima del volo. La giornata prometteva bene: la brezza dell’Adriatico ci consegnava le termiche che raccoglieva lungo il suo cammino verso l’interno. Avremmo potuto decollare da un pezzo, ma molti di noi rimanevano sconsolati a guardare le ampie vallate ulcerate dal fuoco. Luglio è stato un mese nero (nel senso letterale del termine) per il territorio abruzzese. Una sequenza impressionante di incendi, resi ancora più feroci da una prolungata siccità e da venti meteo intensi ed insistenti, ha decimato il suo patrimonio boschivo e in alcuni casi messo in pericolo anche i centri abitati. Stavamo ragionando proprio su questo quando uno di noi ha fatto notare che tutte le montagne all’interno del nostro orizzonte erano state coinvolte, eccezion fatta per il massiccio del Morrone che ne era uscito miracolosamente illeso. Una semplice casualità oppure dovuta al fatto che le sue pendici ospitano, sia sul versante orientale che su quello occidentale, alcuni tra i più frequentati decolli del centro Italia? Il Morrone, che raggiunge i 2060 metri, è una lunga dorsale montuosa che fa parte della catena del Gran Sasso e ne è divisa dal corso del fiume Pescara. E’ un territorio per molti aspetti ancora selvaggio, ricoperto da fitte faggete e raggiungibile solo tramite sentieri escursionistici. Per questi motivi sarebbe difficile da monitorare efficacemente se non fosse per il costante pattugliamento operato dai piloti di parapendio e deltaplano che con le loro ali colorate ne sorvolano le creste e le valli, le rocce aspre e le morbide ondulazioni dei boschi, i pascoli d’altura e le pendici erbose. La presenza pressoché giornaliera di noi piloti in lande altrimenti deserte e vulnerabili, rappresenta un deterrente efficace contro ogni tipi di aggressione nei confronti del territorio. Rispetto ai semplici escursionisti noi possiamo presidiare vaste zone geografiche: con le quote che facilmente si raggiungono in estate, il raggio d’azione della nostra tutela visiva è di gran lunga superiore a quella delle normali vedette e paragonabile solo a quella di sofisticati e costosi mezzi aerei. Il nostro volo lento e radente ci consente di soffermarci sui dettagli e mettere a fuoco (nel senso buono, naturalmente) porzioni di territorio altrimenti invisibili. E la nostra non è solo una forma di prevenzione passiva. Noi del Club Volo Libero Tocco, per esempio, abbiamo avvistato in volo importanti focolai sulla Maiella e siamo stati i primi a segnalarli alle autorità preposte: la tempestività dell’intervento ha evitato il peggio. Si può quindi tranquillamente affermare che il volo libero, oltre ad essere una meravigliosa esperienza di comunione con le forze della natura, è una vera e proprio simbiosi col territorio, e nello specifico un valido fattore di prevenzione e protezioni contro gli incendi. In generale, un mezzo di tutela del territorio. Penso di esprimere a nome di tutti i piloti l’auspicio di una maggiore collaborazione tra le autorità (enti dei parchi naturali, protezione civile ecc.) e i club di volo, in modo che le iniziative spontanee dei piloti possano in futuro confluire in progetti di più ampia portata con l’obiettivo di concorrere tutti insieme alla salvaguardia del nostro ambiente vitale.

Il Presidente Club Volo Libero Tocco

Ruggero Condò

L’articolo suggerisce l’inserimento della procedura di come effettuare una segnalazione incendi correttamente.

La procedura sottostante è redatta dalla Protezione Civile Regione Abruzzo:

COSA FARE IN CASO DI INCENDI BOSCHIVI

1. Cosa devi sapere e fare come cittadino?

– Se ti trovi in una situazione di emergenza o avvisti un incendio, collabora attivamente con le istituzioni chiamando la Sala Operativa Unificata permanente della Protezione Civile della Regione Abruzzo ai numeri verdi: 800.861.016 oppure 800.860.146 – 1515 – 115,
– segnala all’operatore il comune, la località ed il luogo dove hai avvistato l’incendio, fornisci anche le tue generalità e tutte le altre informazioni che possono consentire l’individuazione esatta dell’area interessata dal fuoco, se c’è la presenza delle abitazioni di elettrodotti e vie di comunicazione.

2. Come prevenire gli incendi di bosco

– Non gettare mai mozziconi di sigaretta o fiammiferi ancora accesi;
– non accendere mai fuochi nel bosco, se non in aree a ciò destinate;
– non parcheggiare mai l’auto sopra erba o foglie secche;
– non abbandonare mai rifiuti nel bosco e/o fuori dalle regolari discariche;
– non bruciare mai stoppie, paglia o altri residui agricoli vicino al bosco o ad altre aree incolte.

3. In caso di avvistamento di un incendio

– Avvisare subito la Sala Operativa Unificata Permanente della Regione Abruzzo, telefonando al numero 800.860.146 800.861.016, 1515-115;
– segnalare il luogo dove si scorge il fumo o si vedono le fiamme, comunicando località e Comune;                                                                                                                                                                       – non riagganciare fino a che l’operatore non abbia dato conferma.                                                 – non avere timore a fornire il proprio nome, cognome e telefono;                                                       – si tratta di informazioni riservate, che non saranno comunicate a estranei, necessarie a chiedervi ulteriori dettagli e a scoraggiare le chiamate di disturbo;                                                  – se possibile, fornire ulteriori informazioni: entità e descrizione del fumo (colonna di fumo bianco leggero oppure colonna di fumo nero, colonna di fumo isolata oppure più colonne allineate);                                                                                                                                                                     – presenza di abitazioni, elettrodotti, strade e ferrovie;                                                                           – tipo di vegetazione e bosco: incolti, pascoli, pinete, querceti, macchia mediterranea, ecc.

4. Comportamenti da tenere in caso di incendio

Assicurati una via di fuga, considerando il percorso stradale in relazione alla direzione dell’incendio;
– non allontanarti dal veicolo, che garantisce una buona possibilità di sopravvivenza durante il passaggio del fuoco;                                                                                                                           – fermare il veicolo in zone aperte e prive di vegetazione;
mantenere le luci accese, chiudere i finestrini e le prese d’aria;
– non sostare in zone sovrastanti l’incendio o sottovento;
– non fermarti a osservare l’incendio lungo la strada; se la strada è chiusa, non accodarti ma torna indietro.
– facilita l’intervento dei mezzi di soccorso, non ingombrare la strada con l’autovettura;
– non lasciare parti del corpo scoperte;
– non fuggire in preda al panico; – cerca un punto in cui sia possibile attraversare il fuoco e portati senza esitazione né ripensamenti sulla zona già bruciata;
– segui sempre le indicazioni date dal personale o dal Direttore delle Operazioni di Spegnimento (D.O.S.).

5. Durante

Ricorda che intervenire su un incendio senza dispositivi di sicurezza, né addestramento è pericoloso;
– solo in caso di un principio di incendio e solo se sei certo di avere una via di fuga puoi tentare di spegnerlo: tieni le spalle al vento, batti le fiamme con un ramo verde fino a soffocarle;
– metti a disposizione riserve d’acqua e altre attrezzature;
– non avvicinarti mai al fuoco controvento e tieni sempre presente che il vento può presentare improvvise variazioni di direzione e di intensità;
– se hai a disposizione una pala, batti la base delle fiamme;
– se un ricovero di bestiame è a rischio, apri una via di fuga agli animali;
– se non ci sono alternative, stenditi a terra dove non c’è vegetazione, bagnati o copriti di terra e preparati all’arrivo del fumo, respirando con un panno bagnato sulla bocca;
– fai attenzione al lancio d’acqua di un aereo o elicottero, può far cadere a terra una persona, spezzare rami o, se intercetta un elettrodotto, innescare una scarica a terra, con pericolo di folgorazione;                                                                                                                                        – se non riesci ad allontanarti, sdraiati a terra proteggendo il viso con le mani;
– fai attenzione al fumo: fa perdere il senso dell’orientamento e il contatto con gli altri, irrita gli occhi e le vie respiratorie, può intossicare e far perdere i sensi, impedendo di mettersi in salvo.
– se non sei certo che la via di fuga sia aperta non abbandonare la casa, sigilla con carta adesiva e panni bagnati, porte e finestre e segnala la tua presenza;                                                 – il fuoco oltrepasserà la casa prima che all’interno penetrino il fumo e le fiamme.

6. Dopo

Fai attenzione agli alberi bruciati, ma ancora in piedi perché possono cadere improvvisamente, anche dopo il passaggio del fuoco;
– il terreno percorso dal fuoco è più instabile: presta attenzione perché sulle aree bruciate, aumenta il rischio di rotolamento sassi;                                                                                                         – inoltre potresti cadere più facilmente in caso di stanchezza, buio o panico;
– manufatti rurali e discariche abusive possono contenere sostanze infiammabili, tossiche o esplosive;
– comportati con cautela con gli animali, anche i più mansueti: l’incendio li rende nervosi e quindi pericolosi;
– fai attenzione al fondo stradale perché elicotteri e autobotti spesso lasciano sull’asfalto un velo di prodotto estinguente che può causare incidenti stradali;
– non gettare acqua su accumuli di brace, si possono generare improvvise espansioni di vapore, con effetti simili a piccole esplosioni.

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